PENSARE L’UMANO, PENSARE LA TERRA CON GLI OCCHI DI UNA PEDAGOGIA MERIDIANA

Isabella Loiodice – Università degli Studi di Foggia (Italy)

Oggi più che mai, l’umanità e la terra che la ospita appaiono inscindibilmente legate tra loro in un rapporto di imprescindibile reciprocità. Dunque, l’insieme delle azioni umane, e quindi anche la gestione delle relazioni tra persone, influenzano in maniera determinante i “destini” del sistema mondo: se azioni e relazioni sono guidate da atteggiamenti di dominio e di prevaricazione, questi ultimi si estenderanno all’intero pianeta; se le prime si caratterizzano nei termini della cura, anche le seconde saranno improntate alla “custodia” del mondo. Si tratta allora di riscoprire le antiche solidarietà tra persona-comunità-mondo, costruendo ponti ibridativi che interconnettono ‘l’io’ e ‘l’altro’ e, al contempo, ristabilendo un’antica alleanza umanità-natura, a partire dal luogo di appartenenza fino a costruire quell’identità terrestre di cui parla Morin.

In senso lato, una pedagogia meridiana (che si rifà alle suggestioni del pensiero meridiano di Franco Cassano) è una pedagogia che “recupera” valori fondanti come la solidarietà, il dono, la convivialità, il senso di appartenenza ma al contempo dell’alterità, riconoscendo nell’educazione un bene sociale essenziale.