Ecologia del suono. Ambiente acustico e apprendimento sostenibile
Michele Cagol (unibz) e Gaspare Caliri (Kilowatt)
Intendiamo l’ecologia, in riferimento a Bateson, come l’interazione di elementi e di organismi inseriti nel proprio ambiente. Perché si dia comprensione delle connessioni e dei rapporti, è importante acquisire consapevolezza della propria posizione all’interno dell’ambiente. L’indagine situata dell’ambiente acustico – come parte dell’ambiente nel suo complesso – è un possibile punto di partenza per percorsi educativi di tipo esperienziale. Perché un’attività esperienziale possa rivelarsi però autenticamente educativa è necessario esercitare forme di pensiero riflessivo che possano ricostruire, riorganizzare, dare un significato, all’esperienza: «Nessuna esperienza che abbia un significato è possibile senza qualche elemento di pensiero» (Dewey, 2018, p. 251). Non è sufficiente quindi progettare e approntare situazioni esperienziali di qualità, ma anche predisporre le condizioni per momenti di riflessione individuale e sociale. In questo modo, le esperienze possono diventare generative.
Nel corso del laboratorio intendiamo indagare e sviluppare, anche in maniera pratica, l’ipotesi che – all’interno di una cornice educativa esperienziale outdoor – il pensare e il riflettere sul e (immersi) nel paesaggio sonoro (e multisensoriale) di un ambiente naturale possano rappresentare e svolgere una funzione generativa per l’apprendimento esperienziale.