Abstract
Green autobiography: quando l’educazione alla natura è affidata al nostro narrarla.
L’educazione alla natura non conosce soltanto la via sensoriale e percettiva o la via etica ed ecologistica. Il rapporto con l’esperienza del mondo è mediato sempre dal linguaggio, dalla parola innanzitutto, ma anche da altre rappresentazioni: artistiche, simboliche, creative. Natura è ricordo, è memoria, è narrazione di se stessi, è scrittura. La dizione green autobiography ci richiama pertanto alla possibilità di riscoprire, scrivendo la nostra storia di vita, quanto amore – o viceversa indifferenza – sia dentro di noi nei confronti dei valori, del senso della bellezza, dell’impegno civile che ci educano al rispetto, alla cura, alla custodia della terra. Le scritture personali e le letterature che hanno eletto la natura a sfondo, a protagonista, a componente esistenziale delle vicende umane si rivelano dunque modalità pedagogiche eco-narrative oggi non trascurabili e di grande suggestione educativa.
Duccio Demetrio, Libera Università Autobiografia Anghiari (Italia)
A lungo professore ordinario di Filosofia dell’educazione e della narrazione all’Università degli studi di Milano-Bicocca, oggi è docente e direttore scientifico della Libera Università dell’autobiografia di Anghiari (AR) e di Accademia del silenzio. Associazioni senza fini di lucro da lui fondate nel 1998 e nel 2010. Autore di numerose opere dedicate all’età adulta, alla scrittura di sé, alla filosofia della condizione umana, in particolare sui temi della educazione alla natura ha pubblicato: Di che giardino sei? (2000); Filosofia del camminare (2005); I sensi del silenzio (2012); La religiosità della terra (2013); Silenzio (2014); Green autobiography (2015); Scrivi frate Francesco (2017); Terra (in stampa).