Diritti Umani: tra slogan e realtà; tra violazioni e tutele

Cuno Tarfusser International Criminal Court, The Hague (Netherlands)

Il relatore ha trascorso complessivamente 34 anni della sua vita professionale nella giurisdizione; ventiquattro come pubblico ministero nella giurisdizione nazionale e dieci come giudice nella giurisdizione internazionale. Nel corso di tutta la sua vita professionale il bene primario che ha sempre e strenuamente cercato di perseguire è stato quello della massima possibile tutela dei diritti delle persone che, a qualunque titolo, sono venute a contatto (quasi mai volontariamente) con il mondo della giustizia; quindi i diritti degli imputato ad un procedimento equo e con massima possibilità di esercitare il diritto di difesa personale e tecnica così come i diritti delle vittime di partecipare al procedimento, essere ascoltate ed possibilmente risarcite, ma anche i diritti dei testimoni ad essere trattati con la correttezza e la dignità che si deve al cittadino che esercita il proprio diritto/dovere.

Ora, dopo oltre dieci anni vissuti all’estero in un’istituzione e un ambiente multiculturale dove è venuto in stretto contatto con, per dirlo con le parole del Preambolo allo Statuto di Roma istitutivo della Corte Penale Internazionale,“…i delitti più gravi che riguardano l’insieme della comunità internazionale…”, il relatore vuole fare il punto della situazione e riflettere sullo stato di salute dei diritti umani cercando di rispondere a domande quali: esistono davvero, al di là degli slogan, diritti umani universalmente riconosciuti? Qual’è la realtà, in termini di riconoscimento e accettazione, ma anche di violazione, di questi diritti? Quale il loro grado di tutela? Ha senso parlare oggi di diritti umani di prima, seconda, terza e quarta generazione?

Qualunque sia la risposta a queste ed altre domande, il messaggio che vuole dare è che – muovendo da un recente passato che fa sperare e passando per un presente che fa disperare – abbiamo tutti il dovere di adoperarci per un futuro partecipato, di proattivo impegno e ottimismo in cui i diritti umani da slogan diventino realtà e laddove violati possano ricevere effettiva tutela.